Fino agli anni Ottanta, l’area dove oggi è presente la Riserva era del tutto lontano dall’apparire come una zona di interesse naturalistico. Nei pressi dell’area calanchiva era situata la discarica di rifiuti del Comune di Jesi; poco lontano era attiva la cava “San Biagio” dove si estraeva ghiaia con ruspe e camion al lavoro; il restante paesaggio era costituito da campi coltivati che arrivavano a ridosso del fiume Esino.
Visitare oggi la Riserva è un’esperienza concreta di come dei luoghi fortemente antropizzati possano recuperare il loro aspetto naturalistico originario e ricreare un equilibrio ecosistemico tale da diventare area ricca di biodiversità e soggetta a tutela ambientale.
All'interno dell'oasi è presente il Centro Educativo Ambientale Sergio Romagnoli, che offre proposte educative basate sull'apprendimento dall'esperienza per coinvolgere direttamente in un percorso didattico ed educativo - comprendente fiume, lago, aree umide ed ambiente agricolo - in grado di valorizzare la diversità delle intelligenze, affiancando la dimensione emotivo - affettiva a quella cognitiva.